Ci tenevo tanto a partecipare a questa nuova rubrica/tag ideata da Elisa del blog Su un filo di eyeliner. Tutte le idee che fanno parte di questa serie di tag #goodintentions sono molto interessanti e quindi eccomi qui a cimentarmi anche io col primo appuntamento.
Il primo post di questa rubrica porta il titolo “You need to believe in yourself”
La sfida consiste nel fare qualcosa in cui non siamo mai riusciti prima e che è sempre stato un grande ostacolo per noi. Il tutto grazie alla fiducia in noi stessi!
L’argomento è molto stimolante devo dire. Da principio volevo cimentarmi in qualcosa di pratico in cui sono poco esperta, come una watermarble sulle unghie che una volta (sicuramente grazie a congiunzioni astrali favorevoli) mi è riuscita, o in cui sono proprio a disagio, come tirare una riga di eyeliner decente…però riflettendoci meglio c’è qualcosa a cui tengo di più, rispetto ad una nail art o di un makeup, di cui mi va di parlare in questo post. Cosa? Il mio blog e…me stessa.
Mi spiego meglio. Non è l’egocentrismo quello che mi spinge a scrivere questo post tranqulli!
Questo angolo colorato, spensierato ed anche un po’ frivolo della mia vita virtuale che è il mio blog, è di per se una sfida con me stessa che ho vinto. Non credevo mai di potermi esporre così, seppure dietro ad uno schermo di computer, parlando pubblicamente di una delle mie passioni. Invece ci sono riuscita e pian piano ho notato che mi divertivo e parecchio anche, che staccavo col resto del mondo, e mi rifugiavo qui a nutrire il mio ego un po’ narcisista. In più ho notato pian piano che quello che scrivevo interessava anche a qualcuno, cosa che ti riempie il cuore quando succede.
Secondo poi non pensavo assolutamente, dopo lo stop che il blog ha avuto, durato circa un anno e mezzo e dovuto alla nascita di mia figlia, di riuscire a riprendere in mano questo pezzetto di me, destreggiandomi tra i mille doveri e responsabilità familiari e lavorative. Invece anche in questo caso, testardamente, non ho mollato, ed appena ho ripreso conoscenza dal vortice di pannolini, pappe, notti in bianco in cui ero finita, mi sono aggrappata nuovamente a lui , al mio figlio virtuale, ad un pezzetto, seppure piccolo, della mia identità, dei miei interessi e di ME. Ho riconquistato un po’ del mio spazio, e la mia mente ed il mio spirito ne hanno giovato. Vi confesso che spesso, pur di nutrire il blog, faccio le ore piccole. Sulla pagina facebook del blog mi sono definita la blogger della notte. Non è facile destreggiarsi tra mille cose da fare, ma ci ho creduto e ci credo fortemente, come credo in me stessa, e quindi ogni volta che posso mi ci dedico. Non lo faccio perché spero di diventare Christine di Temptalia, ….non che mi dispiacerebbe eh, ma perché mi fa stare bene e mi aiuta a mettere da parte per un po’ tutti i doveri e le cose che devo gestire ed affrontare nel mio quotidiano. Quotidiano che in questo periodo per me tanto roseo non è….soprattutto lavorativamente parlando.
Infine il blog mi ha aiutato a migliorare un lato un po’ “orso” del mio carattere. Nonostante le mie origini sicule, sono timida e molto riservata e non sono solita aprirmi facilmente con gli altri. Il blog mi ha aiutato ad instaurare nuovi rapporti con persone deliziose (per fortuna ce ne sono e non sono proprio pochissime in questo mondo), a mettermi in discussione, a forzarmi ad uscire dal guscio e ad aprirmi un po’ di più col prossimo. E anche questa per me è stata una grande sfida.
Il blog probabilmente non farà cambiare la mia vita o forse si, nessuno può dirlo. Io cercherò con tutte le mie forze di continuare ad amarlo, ad investirci energie ed a tenerlo in vita. Ad ogni modo sarà sempre una cosa che mi fa stare bene.
D’altra parte il blog stesso mi ha fatto riflettere e pensare a nuovi progetti, a nuove avventure, a cambiamenti, suscitando in me stati d’animo comunque stimolati. Quindi boh chissà, magari prima o poi mi imbarcherò, timorosa e dubbiosa, in una nuova sfida. Ma sempre meglio averci provato, sempre meglio del rimorso.
Come dice un mio caro amico, abbiamo solo un gettone per giocare questa partita chiamata vita. Tanto vale tentare di giocare al meglio! No?
Ringrazio ancora Elisa per avermi dato la possibilità di blaterare un po’ su questo argomento che mi sta molto a cuore.
Invece, sono curiosa, qual’è la vostra sfida con voi stessi riguardo qualcosa in cui non eravate riusciti ma alla fine l’avete avuta vinta voi, o almeno ci avete provato? Se vi va partecipate al tag o rispondetemi pure nei commenti.
Baciuzzi
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